Calendario Dell'Avvento
GIORNO 22 “I RE MAGI"
IL CALENDARIO DELL'AVVENTO DI GALLERIA PRESTIGE
La
storia dei re Magi è una leggenda che nasce molto lontano, in terre esotiche e
ricche di antiche tradizioni, ispirata all'oracolo di Balaam, identificato con
Zoroastro, che aveva annunciato che un astro sarebbe spuntato da Giacobbe e uno
scettro da Israele. I tre misteriosi personaggi sono menzionati solo nel
Vangelo di Matteo che parla dei Magi che dall'Oriente arrivarono a Gerusalemme
durante il regno di Erode alla ricerca del neonato Re dei Giudei. Tutte le
notizie che abbiamo sui Magi ci vengono dai Vangeli Apocrifi e da ricostruzioni
e ragionamenti postumi. Dal Vangelo di Matteo abbiamo solo riferimenti ai tre
doni, l'oro, l'incenso e la mirra; il numero tre ha una forte valenza
simbolica, per alcuni indicherebbe le tre razze umane, discendenti dai tre
figli di Noè, Sem, Cam e Iafet.
Il
nome dei Re Magi
Un
aspetto della storia dei magi è il loro nome. La religione cristiana
attribuisce ai magi i nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ma non tutte
le fonti sono concordi. Nel complesso monastico di Kellia, in Egitto, sono
stati rinvenuti i nomi di Gaspar, Melechior e Bathesalsa.
Melchiorre
sarebbe il più anziano e il suo nome stesso deriverebbe da Melech, che
significa Re.
Baldassarre
deriverebbe da Balthazar, mitico re babilonese, quasi a suggerire la sua
regione di provenienza.
Gasparre,
per i greci Galgalath, significa signore di Saba.
Un
accenno a questi mitici re lo troviamo anche in Marco Polo:"...in Persia è
la città che è chiamata Saba da la quale partirono tre re che andaron ad
adorare Dio quando nacque..."
Secondo
numerose leggende i tre magi giunsero a Betlemme 13 giorni dopo la nascita del
Cristo.
L'origine
dei Re Magi
Originari
dell'altopiano iranico i magi erano sciamani legati al culto degli astri e,
successivamente, sacerdoti del dio Ahura Mazda il protettore di tutte le
creature. Studiosi di astronomia, seguendo la lettura del cielo, avevano
riconosciuto in Cristo uno dei loro "Saosayansh", il salvatore
universale, diventando così loro stessi, "l'anello di congiunzione"
tra la nuova religione nascente, il cristianesimo, e i culti misterici
orientali, come il mazdaismo e il buddismo.
La
simbologia dei doni dei Re Magi
I
doni dei Magi hanno un significato: fanno riferimento alla duplice natura di
Gesù, quella umana e quella divina.
Il
significato di oro, incenso e mirra è dunque questo: l'oro perché è il dono
riservato ai Re e Gesù è il Re dei Re, l'incenso, come testimonianza di
adorazione alla sua divinità, perché Gesù è Dio, la mirra, usata nel culto dei
morti, perché Gesù è uomo e come uomo, mortale.
Dai
doni dei Re Magi a Gesù, proviene la tradizione di portare dolci e giocattoli
ai bambini: questa tradizione si incrocia con la leggenda della Befana che
racconta come i Re Magi, durante il viaggio verso Betlemme, si fermarono alla
casa della vecchietta e la invitarono ad unirsi a loro. La Befana declinò
l'invito e lasciò partire i Magi da soli, ma poi ripensandoci, decise di
seguirli. Non riuscendo a ritrovarli, nel buio della notte, da allora, lascia a
tutti i bambini un dono, sperando che fra quei bambini ci sia Gesù.
La
tomba dei Re Magi
Meno
conosciuta è la sorte dei re Magi dopo la loro morte.
Una
cronaca dell'epoca (IV secolo), riferisce che le sacre reliquie, risposte
dentro una cassa di legno, avvolti in tessuti intrisi di profumi e di mirra,
vennero portati a Milano nella chiesa di Sant'Eustorgio al ritorno da un suo
viaggio a Costantinopoli.
I
corpi dei Re Magi erano intatti, essendo stati trattati con balsami e spezie, e
mostravano dal volto e dalla capigliatura età differenti: il primo sembrava
avere 15 anni, il secondo 30 e il terzo 60 anni.
L'antica
chiesa dove la tradizione vuole che fosse battezzato San Barnaba, il primo
vescovo della città, venne ampliata dal vescovo Eustorgio per ospitare la
reliquia che venne riposta in un'arca romana di marmo sormontato dalla stella e
dalle tre corone, con l'epigrafe "Sepulcrum trium Magorum”.
La
testimonianza della custodia nella Chiesa di Sant'Eustorgio a Milano si trova
nella iscrizione di antichissima data, sul lato sinistro (guardando la facciata
della chiesa), che dice:"Basilica Eustorgiana titulo Regibus Magis” che
attesterebbe la presenza dei corpi dei Re Magi.
Inoltre,
la chiesa ambrosiana, nel calendario e nei libri liturgici, di prima del X
secolo, viene chiamata Basilica dei Re.
Le
avventure delle reliquie dei Re Magi
La
leggenda narra che i resti mortali dei Re Magi furono recuperati in India da
Sant'Elena e poi portati a Costantinopoli.
Nel
1164 durante l'assedio di Federico Barbarossa, i resti dei Re Magi furono
trafugati e trasportati a Colonia, dove venne costruita una bellissima Basilica
per contenerli e dove ora riposano.